Dall’alto delle 500 presenze con la maglia della Juventus e della fascia da capitano, Gigi Buffon parla il giorno dopo lo choc per la sconfitta al 94′ contro il Genoa. Parla e risponde ai tifosi via twitter, sul sito ufficiale bianconero. Parla e rassicura, nonostante già in molti chiedano la testa di Massimiliano Allegri.
“Ogni sconfitta è dolorosa. Non importa che sia arrivata alla mia 500 esima gara. Dico che quest’anno la Juve può rivincere lo scudetto e arrivare almeno ai quarti di Champions League. Cosa darei per vincere una Champions? Almeno 200 delle 500 presenze che ho appena raggiunto”.
Ottimismo sparso, a due giorni dall’Empoli e poi dall’Olympiacos, crocevia della prima parte di stagione dei campioni d’Italia in Europa.
I tifosi hanno poi voluto sapere da SuperGigi se si sarebbe mai aspettato, a inizio carriera, di arrivare a giocare 500 partite di alto livello: “No, anche se sono un ottimista per natura. Sono soddisfatto, ma con moderazione. C’è ancora qualche chilometro da percorrere”. I nostalgici chiedono a Buffon con quale grande calciatore avrebbe voluto giocare: “Sicuramente Zinedine Zidane, un campione assoluto. Il trofeo a cui sono più legato con la maglia della Juve è lo scudetto del 2002: assolutamente inaspettato. E il primo degli ultimi tre”.
La partita che il portiere azzurro e juventino ricorda con più piacere? “Senza dubbio la semifinale di Champions League contro il Real Madrid”. Una cosa che cambierebbe della sua carriera: “Nessuna. Anche se ci sono state decisioni difficili da prendere”. Tornando al presente, le differenze tra la Juve italiana e quella europea: “Penso sia una questione di sicurezza che dipende dalle vittorie. In Italia ce l’abbiamo, in Europa no, dobbiamo ancora trovarla”.
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